mercoledì 25 giugno 2014

Anche l'esame è fatto! di Giulia Tola


Inizio con lo scusarmi per la lunga assenza.. questo è stato per me un mese un po' complicato e ricchissimo di studio. Nei primi giorni del mese mi sono impegnata per fare la tesina; alla fine della scuola mi sono esercitata spesso per le prove scritte e dopo le prove scritte ho iniziato a studiare per l'esame orale. 
Ammetto di aver impiegato un bel po' di tempo per studiare la tesina.. all'inizio mi sembrava facile, ma con l'andare avanti aumentava l'ansia e spesso avevo paura di dimenticarmi gli argomenti già studiati. Tanto impegno per venti minuti dentro un' aula con davanti tutti i tuoi professori e un Presidente esterno. Ieri mattina mi sono svegliata con l'ansia.. di sera, dopo aver ripetuto per un paio di volte tutta la tesina, sono andata ad ascoltare alcuni esami dei miei compagni di classe. Lì mi sono tranquillizzata un po' e ho capito che alla fine non era niente di così preoccupante. Sono andata a letto abbastanza tranquilla, ma non sono riuscita ad addormentarmi. Ho dormito per solo due ore e, stamattina quando mi sono svegliata avevo più ansia che mai. Sono andata di nuovo ad ascoltare alcuni esami, ma l'ansia non passava più di tanto. Subito dopo aver pranzato mi sono preparata e alle 15.00 ero a scuola. Dovevano dare l'interrogazione tre persone prima di me, e sono entrata ad ascoltare solo un esame, in preda all'ansia. Dopo un'oretta circa è entrato Antonello, il ragazzo prima di me in ordine alfabetico.. dopo meno di mezz'ora è uscito dall'aula e i prof sono venuti a chiamarmi. 
Hanno iniziato a tremarmi le gambe e le mani, ma nonostante questo sono riuscita a firmare bene. Mi hanno chiesto solo qualche materia, e dopo venti minuti mi congedarono dicendo i voti degli scritti: nove in italiano, nove in matematica, nove in francese, dieci in inglese e otto nelle prove invalsi. Quasi non ci credevo, ero rimasta senza parole.. avevo il terrore di aver preso un brutto voto nelle invalsi! Dopo aver salutato tutti i professori e dopo aver sentito tanti tipi di auguri, sono uscita dall'aula e ho iniziato a saltare come una pazza. Il tanto esame di terza media era finito, e ora sono sicura al 100% di andare alle superiori. 
Sono davvero felice di aver concluso il bellissimo triennio alle medie, e sono orgogliosa del percorso fatto.

lunedì 2 giugno 2014

L'anno prossimo...superiori!, di Rita Cau


Questa è la nostra ultima settimana da ragazzi delle medie... FINALMENTE FINISCE LA SCUOLA!
Anche se, a dire il vero, ci aspetteranno altre due settimane di pesante studio, perchè dobbiamo sostenere un esame!
Però, mi sento comunque molto tranquilla. 
Non vedo l'ora che sia estate! Svegliarsi tardi la mattina, uscire quasi ogni giorno, pantaloni corti, niente professori che spiegano dalle 9 del mattino... Un lusso proprio!
Però, so' già che quest'estate passerà in fretta. 
Una gita a Giugno, torneo di Beach Volley, campo estivo, senza dimenticare la cosa più importante, ad agosto rivedrò il mio migliore amico e..... L'estate sarà già finita!!
Però, sarò contenta quest'anno, di tornare a scuola. 
Sarò nella scuola DEI GRANDI, sarò alle superiori! Per fortuna o per sfortuna (non so ancora come definirla) hanno scelto la mia stessa scuola, altre 3 ragazze della mia classe!
Fortuna perchè non sembrerò una "soggetta" il primo giorno di scuola ma starò insieme a loro... Sfortuna, perchè magari così farò amicizia più difficilmente!
Per ora, non conosco nessuno in quella scuola, giusto forse una o due persone, ma non siamo grandi amiche. 
Penso che io e i miei "compagni di avventura" delle medie, ci rincontreremo spesso! In fondo, come non ci si può rivedere in un paesino piccolo come il mio? E, sinceramente, non so se considerarlo un bene o un male.

domenica 1 giugno 2014

Diario di Giugno, di Giulia Tola

Caro diario,
inizio con lo scusarmi per non averti scritto lo scorso mese, non ho avuto proprio tempo.. tra gita e studio per concludere le interrogazioni non ho fatto in tempo. Siamo già al quattro giugno, da una parte sono felicissima e dall'altra no. Ormai è finito l'anno, anzi, sono finiti i tre anni alle medie.
Mi dispiace un sacco lasciare la scuola, i prof. e soprattutto lasciare i ragazzi che per otto anni mi hanno fatto sorridere tutte le mattine.
In questi anni la nostra classe è cambiata tante volte, ha sentito sgridate, lamentele, ha litigato con un bel po' di persone.. nonostante questo però noi siamo sempre stati uniti e abbiamo cercato di passare anche i momenti più difficili al meglio.
Mi sono affezionata a tutti, moltissimo, per questo mi dispiace lasciarli. Non sarà per nulla facile il 15 settembre entrare a scuola e trovare ragazzi diversi, che non conosci.
Non ti ho parlato della gita.. beh è stata a dir poco fantastica! Ce ne sono capitate delle belle, ma è stata bellissima. Barcellona è una città meravigliosa, e la tanto aspettata gita di terza media lì è l'ideale. Ci siamo divertiti davvero moltissimo.
Ora pensiamo all'esame.. per fortuna sto per finire la tesina! Ho dovuto farla veramente velocemente, visto che sino a lunedì ero fuori paese.
Sono arrivati anche i giornalini, l'unica e ultima edizione per quest'anno. Devo dire che sono davvero molto carini, non ti anticipo nulla, ti racconterò quando li avrò tra le mani, perchè la prof è assente e non ha potuto portarceli.
E sta arrivando anche l'estate, finalmente. Io adoro questa stagione!
Ora vado, ciao!

giovedì 15 maggio 2014

Barcellona 2014, di Giulia Tola

Mi scuso per non aver scritto per tanto tempo, è un mese durissimo e tra studio e feste varie sono piena di impegni. Ormai siamo tornati dalla famosissima gita di terza media da undici giorni, ma sembra ne siano passati solo due o tre.
Siamo stati a Barcellona per cinque giorni, stancanti ma stupendi.
In poco tempo ho capito che Barcellona è una città stupenda e andrei con piacere a viverci.
Abbiamo visitato le cose più importanti, come la Sagrada Familia, Casa Batllò, La Pedrera, la Cattedrale, chiese e musei vari, ma la cosa che mi ha entusiasmato maggiormente è stato lo spettacolo delle fontane magiche che, per mia grandissima fortuna, ho visto con la febbre. Il misto di colori e musica scaturisce un bel po' di emozioni.
Di Barcellona tutto è bello, tutto un po' particolare.
Ammetto che è stata una gita ricca di avventure e ovviamente anche i piccoli disguidi di percorso non sono mancati.
Siamo stati quasi tutti male, a turno: c'era chi aveva la febbre, chi mal di gola, male alle gambe, senza voce, raffreddore.. insomma, malanni vari. Nonostante questo, però, ci siamo impegnati per rendere la nostra gita fantastica.
Essendo una città enorme, abbiamo dovuto prendere pullman, da cui vedevamo le bellissime vie della città e metropolitane, in cui, due di noi hanno fatto una particolare avventura... le porte della metro chiudono talmente velocemente che, nonostante la corsa, non tutti hanno fatto in tempo a scendere ma per fortuna siamo riusciti a recuperarli in fretta.
A parte le cose più importanti della città, abbiamo visitato il Park Guell e il Camp Nou, dove però alcuni di noi non sono entrati.
Io non sono una fanatica del calcio, ma lo stadio era veramente bello, enorme.
Siamo entrati anche in parecchi ristoranti in alcuni il cibo era buono, o almeno accettabile, ma in alcuni non mi piaceva nulla. Forse il cibo era l'unica punto a sfavore della città. Per il resto era tutto magnifico..
L'hotel in fondo non era così male, l'unica cosa è che avevamo le camere al sesto piano e ogni volta a metà classe toccava fare dodici rampe di scale perchè alcuni compagni avevano paura di prendere l'ascensore.
Siamo andati anche a Barceloneta, al mare, una zona molto bella.
Di sicuro il viaggio d'istruzione è molto stancante, ma vale la pena farlo, ve lo assicuro.. è una cosa che vi rimarrà sempre nel cuore.
Ora qua sembra tutto noioso, ci eravamo abituati al traffico metropolitano, allo stare attenti e ai semafori, e adesso sembra tutto piatto.
Mi manca molto Barcellona, mi manca stare in camera tutti insieme sino a mezzanotte, mi manca la televisione in spagnolo, le metropolitane, i negozi di souvenir.. tutto quello che qua non c'è.
Ringrazio di cuore le professoresse che ci hanno accompagnato, ma soprattutto i miei compagni che come sempre, rendono i giorni pieni di allegria, nonostante la febbre.
Rifarei mille volte questa gita, e ormai sogno di trasferirmi lì.

martedì 22 aprile 2014

Scusate lo sfogo! Alunni della classe 3C


In ogni classe esistono due tipi di prof: quelli di cui ci si può fidare e quelli al contrario con cui non si riesce proprio ad instaurare un rapporto positivo, quelli che mantengono le distanze facendo sentire in modo forte il ruolo del docente che "comanda" e detta regole.
Perché faccio questo discorso? Ebbene c’è un motivo preciso. 

Da quando siamo entrati in prima media, alcuni professori, ci hanno in un certo senso “presi di mira”. 

Voi direte "Ma non stai esagerando? Sarà solo una tua impressione!" e invece no, è proprio così.

Premetto che la nostra è una classe abbastanza tranquilla,senza grandi problemi di disciplina e abbastanza rispettosa delle regole e dei docenti.

Ma nella nostra scuola ogni volta che succede qualcosa, pare sia sempre colpa nostra: questa situazione ormai va avanti dalla prima media da quando, per il nostro progetto di giornalino, abbiamo cominciato a frequentare l'aula computer per lavorare sui nostri articoli, per correggerli, per impaginare il giornale.
Da allora ogni volta che in quell'aula non funziona qualcosa la colpa pare sia sempre la nostra: un pc non funziona? Aprono i mouse e portano via la pallina? Si trova una sedia rotta? Sempre noi veniamo ingiustamente accusati e spesso l'accusa ci viene riportata indirettamente così da non aver neppure modo di difenderci. 
Ora, non voglio dire che noi siamo dei Santi, ma non siamo neppure gli unici a entrare in quell’aula! Entrano un po’ tutte le classi. 
Dopo tante sgradevoli accuse,abbiamo deciso di utilizzare un foglio bianco, su cui scrivere la data e la classe che entrava in aula e noi, decidemmo di non andare più. 
In seconda media è accaduto un fatto spiacevole. Il muro del corridoio è stato pasticciato e sapete su chi è stata scaricata la colpa? Ovviamente su di noi, e senza possibilità di replica.
Ora che siamo in terza abbiamo capito che è evidente che qualche docente ce l'ha proprio con noi. 
All'inizio di quest'anno si è tenuta la mostra del libro, a Macomer. Ovviamente però, qualcuno ha deciso che la classe 3C, non doveva partecipare. Il perché? Non ce lo hanno spiegato bene, ci hanno detto che avrebbero portato solo una rappresentanza. E quindi, la nostra classe è stata tagliata fuori dalla manifestazione. 
Siamo stati definiti addirittura presuntuosi e impertinenti, forse perchè siamo stanchi di essere accusati ingiustamente e riteniamo che anche noi abbiamo il diritto di difenderci e di non stare sempre in silenzio per il quieto vivere.
A questo punto mi chiedo: la scuola non dovrebbe essere un luogo in cui faccia piacere stare? La nostra seconda famiglia? Il luogo in cui si insegna a confrontarsi, a dialogare, ad assumersi le proprie responsabilità senza scaricarle le colpe di ciò che non va sempre sulle solite persone?
Mi piacerebbe che qualche professore leggesse queste parole, che magari si riconoscesse e per una volta provasse a mettersi in discussione.

Diario di Aprile, di Giulia Tola

Caro diario,
ho un sacco di belle notizie! Sono a dir poco felicissima. 

Bene, inizio a raccontarti... il mese devo dire che è iniziato abbastanza bene: 1°Aprile non hanno nemmeno fatto scherzi, quindi è stata una giornata piuttosto tranquilla.. e così tutti gli altri giorni sino al quattro.
Quel giorno la prof di lettere è entrata tranquilla come sempre e ha iniziato la lezione come se fosse un giorno normale. Ad un certo punto abbiamo iniziato a parlare di Daniel, la nostra eccellenza, che venerdì partirà per Chianciano. 

Ed ecco la bella notizia, la prof ci ha detto che i 3 redattori con più articoli erano stati invitati dal Presidente  al meeting 2014 in rappresentanza di tutta la redazione.
Io sono rimasta senza parole, in silenzio, ma mi 'frullavano' in testa mille pensieri e nel cuore mille emozioni. Non sapevo cosa dire, sul serio.
A una settimana dall'inizio del meeting, abbiamo scoperto che potevamo partire anche noi, non ci credevo.
La prof ci ha detto di pensarci e di parlare con i nostri genitori, ma la risposta per me era praticamente sicura: andavo.
Abbiamo iniziato a saltare e ballare come delle pazze, a fantasticare e immaginare l'esperienza. Come sono tornata a casa, i miei genitori hanno detto ovviamente di si. Il giorno dopo abbiamo dato la risposta alla prof e da quel momento sono partite tutte le procedure per le prenotazioni. Io non sto più nella pelle, mancano due giorni e ho già l'ansia.
Da quel momento il tempo passa un po' più lentamente ma ovviamente, si supera.. è bella anche l'attesa!
La mia valigia ormai è pronta, manca solo l'essere pronti psicologicamente. Oggi la prof ci ha dato il programma del viaggio, stupendo!
Stamattina, durante la pausa pranzo la prof ci ha fatto vedere il videoclip che porteremo all'undicesimo meeting. E' meraviglioso.
Io credo che questo evento sarà un po' diverso da quello dell'anno scorso, perchè non ci sarà tutta la classe, ma sarà di sicuro indimenticabile!

Tragedia. Quindicenne in gita cade dalla nave.,di Carla Ghisu


E' di Gabriele Russo che vi parlo, uno studente quindicenne del liceo scientifico "Ettore Majorana", a Catania. 
Lo studente è morto domenica sera a Barcellona, in Spagna, cadendo dalla nave. 
Il ragazzo era partito da Civitavecchia insieme ad altri compagni per uno stage letterario. 
I ragazzi che erano con lui dicono che non era molto lucido e ha preso la rincorsa per poi lanciarsi contro la ringhiera della nave. Le braccia, però, non hanno retto lo sforzo e hanno perso l'equilibro; è perciò caduto in mare nello spazio tra la nave e il molo. 
Ore 2:30 di notte. Subito dopo sono intervenuti i sommozzatori, ma Gabriele aveva già perso la vita, perciò hanno recuperato il suo corpo. 
Ore 3 - 3:30 circa, ormai troppo tardi. 
La vicepreside dell'istituto Maria Teresa Rizzo ha commentato l'accaduto parlando di una tragedia. Lei è rimasta in Italia, mentre la preside ha accompagnato i ragazzi in Spagna. 
Tutti i compagni sono molto scossi dall'accaduto e sono rientrati il 31 marzo, anche se il rientro era previsto per il 2 aprile. 
A dare la notizia alla famiglia è stata la preside del liceo.
I genitori dello studente avvertiti, sono partiti immediatamente per Barcellona. 

Il fumo, di Carla Ghisu


Il fumo al giorno d'oggi è diffusissimo. Ormai le persone che fumano sono veramente tante, dai più piccoli ai più grandi. Io mi ritengo fortunata perchè ho una famiglia dove nessuno fuma e me ne hanno sempre parlato per mettermi in guardia. Dall'incontro che ho fatto a scuola con due operatrici del S.E.R.D (Servizio contro le dipendenze), però, ho scoperto tante altre cose e ho avuto nuove informazioni. 
Prima di tutto abbiamo parlato di che cosa si fuma esattamente e di quanto è dannosa una sigaretta. Per le sigarette vengono utilizzate le foglie del tabacco essiccate e trattate con aromatizzanti chimici che danno il sapore. Alcuni dei prodotti più dannosi sono: il DDT, il polonio 210 ( elemento radioattivo), l'acido cianidrico (veniva usato nelle camere a gas), la naftalina, l'acetone (solvente per le unghie), l'ammoniaca, ecc...
Elementi radioattivi, solventi, DDT, ecco cosa c'è nelle sigarette! Uno dovrebbe pagare per comprare queste schifezze? Mi sembra inutile e non conviene. Ecco quanto si rischia:
- sai di fumo.
-l'alito peggiora
-la pelle perde elasticità
-i capelli hanno meno lucentezza
-i denti si cariano più facilmente
-il ritmo cardiaco è alterato
-basta un piccolo sforza a provocare un respiro affannoso.
Dopo anni invece i danni sull'organismo sono più “seri”:
-la tosse diventa costante
-il naso sente meno gli odori
-aumenta il rischio di osteoporosi
-la capacità muscolare è destinata a diminuire
-ci si può ammalare più facilmente di tumore
Ma fumare è una libera scelta? 
Talvolta la scelta del fumo è fatta per sentirsi all'altezza degli altri, per condividere con altre persone un “rituale”, per sentirsi più sicuri o per una personale affermazione. Quella di diventare fumatore è una scelta spesso obbligata. La società stimola i consumi con pubblicità indiretta. L'inizio è libero e volontario, ma spesso diventa un “tunnel” dal quale non si esce più. 
Il fumo è una dipendenza peggiore dell'alcol in quanto manca di segnali d'allarme. Se si comincia, dopo tre sigarette si ha il 70% di probabilità di continuare a fumare. La nicotina è l'esca sull'amo della dipendenza.
La dipendenza è la perdita della libertà di scegliere. E' la perdita totale di controllo. Il processo è:
-si fuma
-l'astinenza
-la tolleranza
-la perdita di controllo
-un desiderio persistente.
Il fumo fa molto male e questo bisogna capirlo, non fare finta di non sapere niente, queste non sono sciocchezze.

La droga, di Carla Ghisu


Se ne parla, ma non abbastanza. Si hanno informazioni, ma non quanto quelle che dovremmo avere. E’ per questo che servono gli incontri a scuola con persone qualificate. Bisogna parlare con i ragazzi della mia età per avvertire e impedire di caderci un domani. 
La droga è un problema medico, sociale e legale. Dal punto di vista medico stai male perché perdi molti fattori indispensabili per la vita (il controllo, i neuroni, capacità fisiche), da quello sociale vieni considerato un incosciente (perciò si viene emarginati) e dal punto di vista legale perché la droga non è accettata.
La droga genera una malattia cronica, causata da un circolo vizioso:
-assunzione della droga
-sindrome da astinenza
-tolleranza
-perdita del controllo
-riassunzione
Con essa si ha (come accennavo prima) una dipendenza fisica e psicologica, comportamenti incontrollabili e modifica le funzioni cerebrali. 
Le droghe vengono divise in leggere e pesanti, ma secondo me non bisognerebbe classificarle così; sono tutte dannose e sentendo la parola “leggere” si può pensare che non facciano così male. Fanno altrettanto male, forse un pochino di meno rispetto alle pesanti ma non è che cambi molto, sempre droga è.
La droga, come si sa, viene fabbricata dai produttori per poi essere passata agli spacciatori che, successivamente, la venderanno. Non si sa , però, come venga “ridotta in polvere”. Le operatrici ci hanno parlato anche di veleno per topi e, come l’ho sentito, sono rimasta scioccata. Quello è un veleno, V-E-L-E-N-O-. ! Si usa per uccidere i topi, non per farlo “ mangiare” alle persone! 
Successivamente hanno analizzato alcune droghe, quella che mi è rimasta impressa è l’eroina. Ci hanno detto che è tra le più conosciute e le più usate. Le signore hanno detto che molti ragazzi che vanno nel loro ambulatorio usano l’eroina ( e anche la ketamina, una “nuova” droga). E’ un derivato della morfina. L’eroina attrae perché fa scomparire le paure e le angosce. Chi la usa ricerca un “flash”, solitamente per sballarsi a una festa. 
I gradi dal momento di assunzione della sostanza sono:
1° (immediatamente): si raggiunge un'estasi che si diffonde a tutta la muscolatura del corpo, si ha confusione mentale e generale, senso di calore frequente anche dopo l'effetto, sudorazione fredda, mancamenti, talora vomito e nausea.
2° (dopo circa 20 min): i legami associativi sono più lenti, il pensiero rallenta, ma acquisisce un senso logico; l'umore è o euforico, o disforico; e le percezioni temporali sono largamente alterate: le ore sembrano minuti, i minuti secondi. 
3° (dopo circa un'ora): compare il picco massimo dell'effetto: la mente raggiunge una sensazione di pace, il corpo anestetizzato sente un incondizionato senso di piacere, misto ad un'esaltazione interiore, si tende ad isolarsi per "vivere" l'esperienza e ogni tipo di problema tende ad essere dimenticato.
Penso che non ci sia bisogno della droga per divertirsi a una festa, si può fare tanto altro. Poi credo che se sei una persona abbastanza intelligente non vai a una di queste feste, no? 
Vi lascio con questa frase: "E' da pazzi pensare che per suonare o cantare ci voglia la droga. Perché la droga può sistemarvi in una maniera tale che non ce la farete più, né a cantare né a suonare."
(Billie Holiday)

Il prof che vorrei.., di Giulia Tola

Ora vi vorrei parlare di una specie di sogno.. irrealizzabile: il prof che vorrei. 
Tutti sognano di avere un prof diverso da come lo abbiamo. 
Il prof che vorrei è maschio e deve insegnare un po' di tutto. 
Deve essere abbastanza giovane, appena laureato, deve essere competente ma con  una mentalità ancora da ragazzo. 
Deve riuscire a capirci, deve scherzare con noi (ma non troppo), e deve 'saperci fare' con i giovani. Non deve considerarci dei ragazzi qualunque, ma ci deve aiutare e cercare di non farci sentire troppo 'bambini'. 
Non deve usare i modi che usano tutti per spiegare, deve essere un po' alternativo, coinvolgente. Deve saper rendere le lezioni sempre interessanti, deve farci fare più lavori in gruppo.
 Non deve mai farci fare verifiche, ma deve riuscire a capire la nostra preparazione discutendo e attraverso temi o prove diverse. 
Deve ridurre le ore di lezione, basterebbero cinque minuti tutti i giorni, senza rientro pomeridiano. Deve dedicare più tempo all'insegnamento delle lingue e della geografia e meno tempo alla matematica e alla storia. 
Dovrebbe farci fare più pause e dovrebbe concederci di organizzare feste di fine quadrimestre o di fine anno. Nonostante tutto però dovrebbe anche insegnarci tante cose. 
E infine, non ci dovrebbe mai dare compiti da svolgere a casa, ma dovrebbe farci lavorare solo a scuola. 
Beh, questa è la descrizione del prof che vorrei, ed è di sicuro abbastanza simile a quello che tutti desiderano!

I Giochi Matematici, di Carla Ghisu


Sabato 22 marzo nella Cittadella universitaria di Monserrato (in Sardegna) si è tenuta la ventunesima edizioni dei Giochi Matematici organizzati dalla Bocconi.
Anche la scuola di Borore ha partecipato con 4 ragazzi della prima media, 5 dalla seconda e 5 dalla terza; io ero tra quelli di terza. Ormai questo era il terzo anno ma, secondo me, è stato il più bello, sia per la compagnia, sia per il luogo. 
La partenza era per le 9:30, non si ammettevano ritardi.
Arrivati a destinazione, dopo più di due ore di viaggio in pullman, ci siamo trovati in questo luogo enorme, con del verde e, sopratutto, con tantissimi ragazzi. La gente non smetteva mai di arrivare e, dopo un pò, abbiamo scoperto di essere in 2.300 (contando esclusivamente i ragazzi). Quest'anno tutti i ragazzi che erano stati scelti per le semifinali regionali erano là, a Monserrato. Dopo un breve pranzo un signore ha iniziato a chiamare tutti i ragazzi per farli andare nelle rispettive aule accompagnati dai ragazzi di un istituto alberghiero. Dopo un po' la piazza si è svuotata ed è toccato a me. Arrivata nella mia aula mi sono seduta vicino a un ragazza e ho fatto amicizia. Visto che bisognava aspettare mezz'ora prima dell'inizio dei giochi ci siamo messe a chiacchierare del più e del meno , a giocare a Tris e a parlare di quanto fosse noioso aspettare così tanto. Finalmente, dopo un lungo appello, c'è stata la consegna della scheda. Quest'anno avevo due ore di tempo visto che ero nella categoria "C2" ( terza media e prima superiore) e non nella "C1" ( prima e seconda media); avevo , però, quesiti più difficili rispetto alla categoria C1. 
Dopo un'ora e un quarto ho consegnato la scheda e sono uscita dall'aula. Ho salutato la mia "nuova amica" e sono andata a cercare la prof. Abbiamo mangiato qualcosa e, alle 17:00, hanno attaccato a delle pareti le soluzioni a tutti i quesiti. Con mia grande sorpresa ho scoperto di averne fatti giusti 5 su 9. Sono sicura di non partecipare alle finali internazionali a Milano ma almeno è stata una soddisfazione personale! 
Alla fine sono tornata nel mio paese alle 19:15 e, anche se mi sono stancata molto, è stata una bella giornata!

La principessa di ghiaccio, di Sofia Salaris


In un castello circondato da ghiaccio, abitava una bellissima principessa Margharet,unica figlia del potente Re Ludovico, uomo giusto, ormai anziano e vedevo da molto tempo. Il Re Ludovico cercava in tutti i modi di spiegare alla figlia che doveva trovare marito ma lei nonostante molti principi e Re ricchi e di bell’ aspetto si fossero presentati a corte li rimandava via senza degnarli di uno sguardo. Nessuno era riuscito a sfiorare il cuore della Principessa. Si racconta che lei fosse fatta di ghiaccio come tutto il palazzo e che nessun fuoco avesse realmente riscaldato il suo cuore,infatti molti si chiedevano se lei possedesse realmente un cuore. 
I suoi occhi erano bellissimi sembravano due laghi blu illuminati dalla luna piena,ma erano freddi, due pezzetti di vetro, era snella e molto alta. I suoi capelli erano biondi, ma non li mostrava mai perchè sempre raccolti in una lunga treccia.
Margharet poteva sembrare viziata e insofferente ma lei soffriva dentro perché non voleva mostrare la sua sofferenza al padre per paura di fargli perdere troppo tempo,anche se in realtà il padre, come lei, soffriva ancora per la perdita dell’amata moglie.
Ogni mattina,Margharet appena alzata, andava alla finestra della sua camera e, anche se fuori, la temperatura era ancora molto fredda, lei spalancava la finestra, con addosso ancora gli abiti della notte, e la povera Betty, che era la sua servitrice anche se Margharet non voleva facesse niente perchè non sopportava l’idea che Betty dovesse servirla e riverirla, la chiamava solo per farle compagnia e per parlare un po’. Betty la implorava ogni volta di chiudere la finestra per evitare malanni. Ma la principessa, incurante, stava davanti a quella finestra, vestita di soli veli, ad aspettare che il suo principe azzurro la trovasse anche se oramai si era rassegnata e non credeva più alla storia del principe azzurro. Cosi, una mattina, stufa della monotonia del castello si vestì con abiti pesanti, fece sellare il suo cavallo, salutò il padre che invano le chiedeva di restare, montò sul cavallo e partì alla ricerca di avventura.
Margharet intravide una piccola baita abbandonata, così ci si avvicinò e entrò ma lì abitava qualcuno, un boscaiolo che senza farsi scrupoli vedendo la principessa anche se in realtà non sapeva che lei fosse una principessa le disse:-.Signorina se vuole può restare qui per la notte,se non le da fastidio la mia presenza naturalmente.
Lei molto dolcemente gli rispose:"Stia tranquillo la sua presenza per me e d’aiuto non voglio restare sola nel bel mezzo di una foresta abbandonata!"
La mattina seguente il boscaiolo si alzò di buon mattino e andò in giro per il bosco in cerca di qualcosa di interessante e saporito da cucinare per la bellissima ragazza dagli occhi blu che ancora dormiva,ma improvvisamente da dietro un albero spuntò uno strano essere cheinizialmente non faceva molta paura, ma che poi si trasformò in un' enorme bestia feroce che sputava fuoco da una parte e pietre dall’altra.
Il boscaiolo iniziò a urlare spaventato:-AIUTO,aiutatemi o questo mostro terribile mi divorerà.
Mrgharet sentì le urla del disperato boscaiolo e corse in suo aiuto,appena lo vide gli chiese:-Mi son dimenticata di chiederti come ti chiami .
Lui terrorizzato dalla paura rispose:-ti sembra questo il momento di far le presentazioni??..Comunque mi chiamo Christopher.
Il terribile mostro sputa fuoco e pietre li stava raggiungendo cosi continuano a correre, ma Margharet vide un albero caduto a terra che aveva i rami tutti spezzati. Guardò Christopher e immediatamente pensarono la stessa cosa,così presero i rami che erano abbastanza appuntiti e cominciarono a tirarli verso il terribile mostro che non reagiva. In pratica quei rami non gli facevano niente,ma quando si stavano per rassegnare da dietro un masso spuntò uno strano elfo che gli lanciò una pietra in testa e lo stordì.
Guidò Christopher e Margharet verso la sua caverna,anzi non prorpio sua perché con lui viveva tutta la famiglia che fu felice di accogliere i poveri sfortunati ragazzi. Così recuperato il cavallo di Margharet, si ripararono tutti dentro la caverna e parlarono un po’: Margharet raccontò la sua storia e rivelò di essere una principessa, mentre Christopher disse: "Io sono un povero boscaiolo che vive di quel che trova e credo proprio di essere rimasto un po’ sbalordito dell’esistenza di voi elfi e soprattutto della vera identità di Margharet"
Si fece improvvisamente silenzio e l’elfo per rimediare a quell’atttimo di imbarazzino fra di loro disse: "Vi presento la mia famiglia, moglie Egda e i miei cinque figli: Earin,Fanni,Melmon,Narwin e infine Milia. 
Poi con toso scherzoso chiese alla moglie:-cara che si mangia per cena?,
Lei rispose:-ho messo sù un bel pentolone di passato di verdure,che dici agli ospiti piacerà?.
Christopher e Margharet annuirono estasiati. Dopo cena però l’elfo che si chiamava Sinton che nell’alfabeto elfo significava il piccolo, chiese ai due se potevano aiutarlo a sconfiggere il mago malvagio che si nascondeva dentro la montagna più alta,nella caverna più profonda. Poi spiegò loro il motivo di questo odio profondo verso il mago,quindi iniziò a raccontare, infuriandosi sempre di più:-Quel farabutto ha rapito il mio figlio più piccolo solo perché io non volevo dargli la pietra preziosa che porto al collo. A dir la 
verità non so neanche a cosa gli servisse, comunque lui per rippicca portò via mio figlio che tiene da un anno e io lo rivoglio quindi vi prego di aiutarmi..mi aiutereste??
CHRISTOPHER E Margharet dissero:- Certo che ti aiutiamo signor Sinton,fidati di noi tranquillo, ti aiuteremo!! 
Il giorno dopo si armarono di coraggio,ma anche di provviste di cibo,di coperte e di altre cose che potevano essergli utili. Margharet salì in sella al cavallo con il piccolo elfo,mentre Christopher seguiva a piedi e qualche volta facevano cambio: lui sul cavallo e lei camminava. Arrivati all’ingresso della caverna, gli sembrava che fosse facile arrivare da questo cosi detto mago malvagio ma neanche messo un piede all’interno della caverna scattarono delle strane trappole,ma grazie al loro lavoro di gruppo e anche grazie all’aiuto della magia dell’elfo riuscirono ad arrivare alla porta che portava all’ingresso della stanza del malvagio, di nome Rufus Malvagivus. 
Bussarono tre volte contro la porta che immediatamente si aprì la porta e Sinton vide suo figlio rinchiuso in una gabbia sollevata da terrra, che era stata messa sotto ad un pentolone con dentro dell’olio bollente. Rufus sbucò dietro un trono,e disse:-Se rivuoi tuo figlio dammi tutti i tuoi poteri e la perla magica che porti al collo, oppure tu sai la fine che farà!!!
Sinton si stava avvicinando a Rufus quando Margharet si scagliò contro Sinton, gli prese la bacchetta e la puntò contro Rufus lanciandogli contro un incantesimo e lo trasformò in un cavallo che poteva parlare e con una voce stridula e strana iniziò a dire:-liberatemi da questo orrendo corpo!!! 
L’elfo corse verso la leva che faceva aprire il pavimento e fece cadere la pentola con l’olio.
La gabbia dove c’era il figlioletto di nome Tinuvil si aprì e il bambino corse verso Sinton e lo abbracciò,
Improvvisamente apparvero mostri orribili che gli si avvicinavano e così’ cominciarono a scappare.
Sinton si fece dare la bacchetta da Margheret e scagliò degli incantesimi contro la cavernaper farla crollare.
Uscirono velocemente e guardarono la caverna sbriciolarsi, Erano riusciti a sconfiggere il mago, i suoi servi e a far terminare la maledizione che avevano lanciato contro gli elfi.
Margaret e Chiristopher accompagnarono Sibìnton e Tunivil alla loro casa-caverna e Christopher accompagnò la principessa al suo castello
Lei lo invitò a rimanere al castello perché, diciamolo anche se forse voi non l’ avete capito, si erano innamorati.
Così rimasero insieme nel castello e il Re Ludovico si tranquillizzò vedendo la sua principessa di ghiaccio sciogliersi e diventare 
la principessa dolce e amorevole che voleva da sempre!!

Droga e studenti, di Rita Cau


Cosa sta succedendo agli adolescenti?
L'European School Survey on alcohol and other drugs ha constatato che un giovane su 100 consuma droghe pesanti, come eroina e cocaina. 
Secondo un'altra indagine, 36mila studenti almeno una volta nella vita hanno provato l'eroina, 28mila invece hanno consumato oppiacei, 16 mila utilizzano droghe pesanti più di 10 volte negli ultimi 30 giorni, diventando dipendenti. 
Quest'indagine, è stata svolta su un campione di 25 mila giovani delle scuole superiori, di 516 istituti italiani. Si è constatato che l'uso della cocaina è in aumento e che 65 mila abbiano assunto droga l'anno scorso. 
Tra questi 18500, ha tirato coca per 10 o più volte nell'ultimo mese. 
Per la Cannabis, la ricerca rivela numeri molto più alti, addirittura 75mila studenti ne fanno uso quotidiano.

Viaggio d'istruzione


Come tutti gli anni, anche quest'anno faremo la in gita. Al contrario degli altri anni, siamo i più grandi della nostra scuola e quindi la nostra gita sarà "più bella", anfremo in posti più lontani, fuori regione. 
Di solito, andavamo, nei luoghi "più belli" della Sardegna, ad esempio, l'anno scorso siamo andati a vedere l'acquario di Calagonone.
Quest'anno, però sarà diverso... Viaggio d'istruzione a Barcellona!
Alcuni di noi, già ci sono stati... Beh, io no. Ho solo sentito dire che è veramente bella. Ci staremo cinque giorni e partiremo a Maggio... Non vedo l'ora!
Anche perchè, sarà l'ultima gita che farò insieme ai miei compagni... A meno che, non saremo tutti bocciati (spero di no).
Qualche giorno fa la professoressa di italiano ci ha fatto svolgere come compito un "progetto-gita", dove ognuno faceva una piccola ricerca, sui luoghi che avrebbe potuto visitare a Barcellona. 
Sono davvero tanti, c'è l'imbarazzo della scelta! Forse, perchè io abito in un piccolo paesino e non c'è niente da vedere...
Siamo tutti rimasti soddisfatti della "scelta" sulla destinazione della gita!
Ormai manca davvero poco,la valigia è già pronta e sono certa che sarà un viaggio indimenticabile.

Olimpiadi della matematica 2014, di Giulia Tola


Anche quest'anno alcuni ragazzi della nostra scuola parteciperanno alle 'Olimpiadi della matematica'. Per noi più grandi sarà il terzo anno, ma ci sono alcuni cambiamenti. 

Nel 2012 e nel 2013 siamo andati a gareggiare a Sassari, quest'anno invece, per problemi a noi ancora sconosciuti, si andrà a Cagliari. Sarà sabato come tutti gli anni, esattamente il 22 Marzo. Un'altra cosa che cambierà è la fascia d'età in cui saremo inseriti noi di terza: C2, cioè con la prima superiore. 
Questa volta stranamente non avrò paura, ma solo un po' di ansia. 
Il primo anno è stato un po' strano... ovviamente io mi sono ritrovata in una classe in cui non conoscevo nessuno e con la mia timidezza, sono riuscita solo a chiedere a una ragazza se potevo sedermi vicina a lei. 
Anche l'anno scorso ero da sola, ma non avevo paura, infondo, quei 45 minuti sono passati in fretta. 
Conosco bene Cagliari, ma non so in che scuola andremo.. presumo già che come al solito sarò l'unica di Borore nella mia classe. 
Quest'anno dovremo fare più esercizi e di conseguenza avremo più tempo per svolgerli.. probabilmente, però, saranno anche più difficili. Nè il primo, nè il secondo anno purtroppo ho passato le selezioni regionali e non sono mai andata a Milano. 
Questo essendo l'ultimo anno alla scuola media devo impegnarmi più che posso. In prima superiore sarà tutto diverso e le selezioni verranno fatte a scuola. 
Quella delle Olimpiadi, sia che si facciano a Sassari o a Cagliari, è una bella esperienza, non solo perchè si ha la possibilità di fare altre amicizie, ma anche perchè è anche divertente stare tutti insieme per una giornata intera. Saremo in pullman con i ragazzi di Macomer, esattamente come l'anno passato. Noi di Borore saremo 15: quattro di prima, cinque di seconda e sei di terza.. sicuramente ci divertiremo un sacco.
In bocca al lupo a tutti i ragazzi che gareggeranno per i giochi matematici.

Animali in via d’estinzione…, di Sofia Salaris

Oggi voglio parlare di un argomento molto interessante che mi ha colpita in particolar modo perché io adoro gli animali, starei sempre con loro e fosse per me ne avrei la casa piena. 

Ma non è di me che voglio parlarvi : è degli animali che rischiano l’estinzione e non per cause naturali come dovrebbe essere, ma per colpa dell’uomo e delle industrie che sono le principali cause poiché i fumi e i gas che escono dalle loro ciminiere non fanno male solo agli animali, ma anche a noi uomini, all’ambiente, a tutto ciò che ci circonda!!!!! 
Avete poi pensato alla deforestazione: ci sono molti animali erbivori che non trovano più erba e muoiono di fame e cosi via…..
I principali animali che sono in via d’estinzione sono il panda, il koala, l'orso bruno, il gatto selvatico e molti altri ancora….
Pensate al piccolo panda, un animale tenerissimo che tutti adorano, ( io da quando ero piccola chiedo di averne uno a casa!!) bhè di panda ce ne sono solo 600 in tutto il mondo: questo dato e dir poco scandaloso!! 
So che l' appello di una ragazza non potrà di certo cambiare il mondo, ma io voglio dire a tutti quelli che leggeranno questo articolo che se iniziamo noi, uno ad uno, anche con piccoli gesti a rispettare l’ambiente ad esempio non buttando per terra la buccia di una caramella o di qualunque altra cosa, oppure riciclando la plastica che usiamo, oppure, come stiamo già facendo, con la raccolta differenziata stando attenti a buttare nei contenitori giusti ciò che utilizziamo, certamente potremmo salvare la vita di qualche piccolo amico animale e vivremmo in un mondo più sano! 
Spero che questo mio piccolo appello vi faccia riflettere.

Serie televisiva: "Braccialetti rossi", di Giulia Tola


Per sei domeniche è andata in onda la miniserie TV di 'Braccialetti rossi' ed è diventata un po' come un' ossessione per molte persone. Io all'inizio non ero molto convinta di guardare questa fiction, avevo deciso di farlo solo perchè non c'era nessun programma televisivo che mi interessasse. Dopo dieci minuti dell'inizio della puntata mi ritrovai seduta sul divano a guardarla, attentissima. 

Mi piacque tantissimo già dalla prima puntata. E' una serie tv abbastanza seria, ma ricca di emozioni, che fa riflettere molto. Diciamo che ad alcuni non piace perchè a volte può sembrare troppo sdolcinata oppure perchè ci sono momenti molto tristi. 
I protagonisti sono sei ragazzi ospedalizzati per problemi di diverso genere e decidono di fare un gruppo per sentirsi meno soli e perchè le giornate in ospedale sono piuttosto tristi. 
L'idea nasce tutta da un ragazzo con un tumore a cui è stata tagliata una gamba, che decide poi di essere il leader.
Trova il vice leader, la ragazza, l'imprescindibile, il bello e il furbo. Per far parte dei braccialetti bisogna indossare un bracciale rosso, che viene dato dal leader. Diventano un bellissimo gruppo e anche se a volte litigano, tra loro nasce un rapporto di amicizia meraviglioso. Accadono dei fatti piuttosto toccanti, ma molto riflessivi. 
La mini serie finisce poi con solo due ragazzi che rimangono in ospedale, ma non è un addio. Tutti dicono che entro il 2015 verrà girata un'altra serie che io aspetto già con ansia. 
Consiglio a tutti di vederla, perchè è davvero molto bella, tratta da un libro e da una storia vera.  

mercoledì 12 marzo 2014

Benvenuto Telegram, di Giorgia Lombardo


E’ uscito un nuovo instant messagging che è l'alternativa a Whatsapp.
Il suo nome è Telegram:  
puo' può essere usata attraverso diversi dispositivi, pc tradizionali inclusi, per messaggiare, condividere immagini, video e documenti, si possono creare creare gruppi, ma a differenza dell’ormai utilizzatissimo fratellone whatsapp non si può mettere uno stato e nei gruppi si vede quando le persone sono online o stanno scrivendo.
Come funziona? Dopo averlo scaricato (è gratuito) e installato su un dispositivo, al primo avvio, esattamente come succedeva con WhatsApp, è richiesto l’inserimento del numero di telefono. 
Fatto questo, bisogna inserire il codice di sicurezza ricevuto tramite SMS. Si impostano i primi dati e via...siamo pronti ad avviare una conversazione.
Io l'ho provato e vi assicuro che è molto bello.
Purtroppo ha una piccola pecca: è in inglese e non c’è il corrispettivo italiano, un vero incubo!!

Ma a giudicare dal successo di utenze registrato in questi giorni, penso che gli ideatori non impiegheranno molto tempo per aggiornarla e per renderla il più “internazionale” possibile.  

Bullismo tra noi, di redattore Anonimo


Ciao a tutti, sono qui per parlarvi e magari anche per discutere di un argomento che interessa molto la nostra scuola: il bullismo.

Tutti voi, siete tutti contro il bullismo... Vero?
Invece siete e siamo (io compreso), i primi a giudicare e insultare chiunque ci capiti a tiro. 
Coerenza, ragazzi, coerenza... 
Anche io frequento la vostra scuola, ma per ovvi motivi non intendo rivelare la mia identità. 
Ma,torniamo a noi... Ieri, 26 Febbraio stavo tranquillamente uscendo da scuola, quando quasi metà alunni della scuola hanno iniziato a gridare cose poco gradevoli e gentili contro una nostra compagna. 
Non voglio fare il sapientone, tantomeno schierarmi dalla parte di qualcuno, ma avete veramente esagerato! 
Non intendo fare nomi, ma ora vi chiedo solo di non fare gli angioletti inconsapevoli... 
Siamo grandi ormai, ognuno si prenda le proprie responsabilità...
Vabbè... Prima di salutarvi vi lancio una domanda... 
"AVETE MAI PROVATO A METTERVI AL SUO POSTO? COME VI SARESTE SENTITI?"

Sarebbe interessante sentire le vostre opinioni a riguardo. 
Uniti per combattere i bulli.
Potete scrivere un commento

Olimpiadi della matematica 2014, di Giulia Tola


Anche quest'anno la nostra scuola parteciperà alle Olimpiadi della matematica. 
Per noi più grandi sarà il terzo anno, ma ci sono alcuni cambiamenti. 
Nel 2012 e nel 2013 siamo andati a gareggiare a Sassari, quest'anno invece, per problemi a noi ancora sconosciuti, si andrà a Cagliari. Sarà sabato come tutti gli anni, esattamente il 22 Marzo. Un'altra cosa che cambierà è la fascia d'età in cui saremo noi di terza: C2, cioè con la prima superiore. 
Questa volta stranamente non avrò paura, ma solo un po' di ansia. 
Il primo anno è stato un po' strano.. ovviamente io mi sono ritrovata in una classe in cui non conoscevo nessuno e con la mia timidezza, sono riuscita solo a chiedere a una ragazza se potevo sedermi vicino a lei. 
Anche l'anno scorso ero da sola, ma non avevo paura, infondo, quei 45 minuti sono passati in fretta. 
Conosco bene Cagliari, ma non so in che scuola andremo.. presumo già che come al solito sarò l'unica di Borore nella mia classe. 
Quest'anno dovremo fare più esercizi e di conseguenza avremo più tempo per svolgerli.. probabilmente, però, saranno anche più difficili. Nè il primo, nè il secondo anno purtroppo ho passato le selezioni regionali e non sono mai andata a Milano. Questo essendo l'ultimo anno alla scuola media devo impegnarmi più che posso. In prima superiore sarà tutto diverso e le selezioni verranno fatte a scuola. 
Quella delle Olimpiadi, sia che si facciano a Sassari o a Cagliari, è una bella esperienza, non solo perchè si ha la possibilità di fare altre amicizie, ma anche perchè è anche divertente stare tutti insieme per una giornata intera. Saremo in pullman con i ragazzi di Macomer, esattamente come l'anno passato. Noi di Borore saremo 15: quattro di prima, cinque di seconda e sei di terza.. sicuramente ci divertiremo un sacco.
In bocca al lupo a tutti i ragazzi che gareggeranno per i giochi matematici.

Un nuovo progetto, di Giulia Tola


Oggi, dopo aver fatto otto pesantissime ore di lezione, si è tenuto il primo incontro con il professore madrelingua inglese, che ci preparerà per l'esame Trinity. 
Ogni martedì pomeriggio rimarremo un'ora in più a scuola per imparare un po' a parlare e a conversare in inglese. 
In totale sono dieci ore in cui l' esperto ci preparerà sopratutto per la conversazione nella lingua orale. 
Il progetto è per tutta la classe ma solo sette di noi hanno aderito. 
Secondo me questo progetto ci aiuterà molto anche in futuro.. migliora moltissimo la nostra preparazione in una lingua che ormai è fondamentale per ogni cosa, come per navigare in internet, per viaggiare, ecce.... 
Io ho deciso di fare questa sorta di piccolo corso anche perchè da Settembre inizierò a frequentare il liceo linguistico. 
La lingua inglese è internazionale, non semplicissima e magari non piace a molti, ma ormai è indispensabile conoscerla bene. 
L'esame ha un costo, ma al termine rilascerà un attestato che certifica il livello raggiunto.

Animali in via d’estinzione, di Sofia Salaris


Oggi voglio parlare di un argomento molto interessante che mi ha colpita in particolar modo perché io adoro gli animali, starei sempre con loro e fosse per me ne avrei la casa piena. 
Ma non è di me che voglio parlarvi : è degli animali che rischiano l’estinzione e non per cause naturali come dovrebbe essere, ma per colpa dell’uomo e delle industrie che sono le principali cause poiché i fumi e i gas che escono dalle loro ciminiere non fanno male solo agli animali, ma anche a noi uomini, all’ambiente, a tutto ciò che ci circonda!!!!! 
Avete poi pensato alla deforestazione: ci sono molti animali erbivori che non trovano più erba e muoiono di fame e cosi via…..
I principali animali che sono in via d’estinzione sono il panda, il koala, l'orso bruno, il gatto selvatico e molti altri ancora….
Pensate al piccolo panda, un animale tenerissimo che tutti adorano, ( io da quando ero piccola chiedo di averne uno a casa!!) bhè di panda ce ne sono solo 600 in tutto il mondo: questo dato e dir poco scandaloso!! 
So che l' appello di una ragazza non potrà di certo cambiare il mondo, ma io voglio dire a tutti quelli che leggeranno questo articolo che se iniziamo noi, uno ad uno, anche con piccoli gesti a rispettare l’ambiente ad esempio non buttando per terra la buccia di una caramella o di qualunque altra cosa, oppure riciclando la plastica che usiamo, oppure, come stiamo già facendo, con la raccolta differenziata stando attenti a buttare nei contenitori giusti ciò che utilizziamo, certamente potremmo salvare la vita di qualche piccolo amico animale e vivremmo in un mondo più sano! 
Spero che questo mio piccolo appello vi faccia riflettere.

martedì 25 febbraio 2014

Lucio Maurino, di Gabriele Piras


Lucio Maurino è un karateka professionista ed ha avuto molti successi,anche ha livello mondiale.

Lucio Maurino è nato a Santa Maria Capua il 7 marzo del 1974.
Iniziò la disciplina del karate verso i 5 anni, l'allenatore della palestra dove si allenava era di suo padre (Domenico).
Cominciò a vincere alcuni titoli italiani già da giovane. In Scozia nel 1991 vinse il suo primo titolo Europeo, riuscì nell' impresa anche l' anno successivo e nel 1993 entrò a far parte delle fiamme gialle.
Ha vinto ben 5 campionati mondiali e 8 europei.
Nelle gare di kata a squadre l' Italia è arrivata prima grazie a Maurino, Valdesi e Figuccio.
Lucio Maurino ha il grado di cintura nera 5° dan e anche se ormai non è più agonista viene contattato da molte palestre di tutto il mondo per fare stage.

Il principe azzurro esiste? di Sofia Salaris

Quando ero bambina immaginavo che quando sarei diventata grande avrei trovato il principe azzurro, l’anima gemella, quella persona perfetta che mi avrebbe voluta proprio cosi come sono.
Ma ho sbagliato il principe azzurro non esiste è solo un personaggio che si trova nelle fiabe e che salva la principessa. 
E in effetti io non sono una principessa!! 
Osserviamo poi i ragazzi di adesso…ci sembrano principi azzurri?? 

Per niente…non hanno neanche il coraggio di dirci in faccia che gli piacciamo, figuriamoci se si fidanzerebbero con delle ragazze che effettivamente sembrano un po' disperate.
Non potrebbero mai farlo inoltre perchè non avrebbero il coraggio di dire agli amici che devono trascorrere più tempo con la ragazza .
Ma chi vogliamo prendere in giro con la storia del principe azzurro?
Pensiamo ad un esempio attuale: due si sposano e dopo poco tempo decidono di separarsi perchè non vanno più d'accordo e non si vogliono più bene. 
E questo sarebbe vero amore? Non credo proprio.
Bhè, care ragazze, non facciamoci ingannare dalla storia del principe azzurro: non esiste.
Quel lui che ora sembra il ragazzo ideale della nostra vita potrebbe essere solo una cotta passeggera che tra non molto lascerà spazio a tristezza e delusione.

La scelta è fatta, di Carla Ghiu


Un po’ di tempo fa avevo già parlato della scelta del corso di studi delle Superiori. Beh, finalmente in classe mia abbiamo deciso tutti. Siamo stati agevolati sia dagli orientamenti delle scuole che da due signore che lavorano per il Centro Servizi Lavoro di Macomer. 

Le due signore hanno fatto con noi due incontri: la prima volta, con una serie di test, ci hanno fatto capire meglio “chi siamo” e cosa ci piace fare, la seconda volta, invece, ci hanno parlato meglio delle scuole e dove si trovano nella nostra provincia. 
Questi due incontri mi hanno aiutato anche a confermare le idee che avevo in mente già da prima. Abbiamo, infatti, compilato diverse schede ma le ultime due sono state le più preziose. Nella penultima ci hanno fatto segnare le nostre attitudini nelle determinate aree (Tecnica, Giuridica Economica Amministrativa, Scientifica, Artistica, Sociale, Umanistico Letteraria, Linguistico-Turistica), dieci per ognuna. Per esempio, nell’area Linguistico – Turistica c’erano frasi del tipo “conoscere due o tre lingue straniere”, nell’area scientifica “conoscere la composizione degli elementi chimici” e così via. Nell’ultima, invece, dovevi controllare quali erano le scuole che erano collegate alle aree che ti erano piaciute di più. E’ stato molto interessante.
Vorrei aggiungere che sono felice per una cosa: nessuno di noi ha scelto una scuola solo perché ci andava un nostro amico. Così si sta scegliendo l’amico, non la scuola. 
Oltretutto si rischia anche di trovarsi male e di non andare bene nelle materie. Molte persone della mia classe vanno in una scuola anche se sono da soli, io sono una di quelle. 
Ho scelto il Liceo Classico anche se sono l’unica. A me piacciono le materie di quella scuola e voglio frequentare quel corso di studi, quello è l’importante, le amicizie si troveranno lì. 
Magari all’inizio si sarà un po’ ansiosi, insomma, non si conosce nessuno. Sarà traumatico, temo. Ma poi si farà amicizia e tutto andrà per il verso giusto. Non si deve essere troppo legati ai nostri attuali compagni di classe che comunque si possono frequentare nel tempo libero, c’è sempre modo di incontrarsi. Perciò questo è il mio consiglio per tutti i ragazzi che frequentano la terza media. Se andate in una scuola che non vi piace solo perché c’è un vostro amico, non fatelo. Ve ne pentirete di sicuro. Consiglio di scegliere la scuola che vi piace di più. 
Seguire sempre le proprie idee! E sottolineo “le proprie”.

sabato 22 febbraio 2014

La mia classe, di Sara Pintore

Voglio oggi parlarvi della mia classe.
Ecco Sofia che è una persona unica, speciale e meravigliosa; c'è poi Arianna super gentile, allegra, brillante e molto simpatica.
Denise dall'apparenza maschiaccia ma che è una persona che ti fa tornare il sorriso nei momenti più tristi.
Marika ottima amica e consigliera, ma non avvicinatevi se è incavolata perchè potrebbe diventare pericolosa.
Lisa simpatica, ottima amica e persona fantastica anche se la conosco da poco. 
Marta che ti fa ridere e soprattutto ha molta pazienza
Gaia altruista e con un carattere speciale perchè riesce ad essere amica di tutti. 
E infine,ma non per importanza, Nadia a cui voglio molto bene. 
Nelle mia classe dovete sapere che c'è anche un buon numero di maschietti  e ognuno di loro ha una dote particolare. Diciamo che sono tutti molto allegri, simpatici e che sanno dare ottimi soprannomi.
Uno di loro però va menzionato a parte perchè è esperto nel fare battute talmente fredde che ci vuole il giubotto anche d'estate.
La mia è una classe fantastica e speciale: viva la IIC.

Il giornalino, di Sara Pintore


Ho deciso di fare un articolo per ringraziare una persona fantastica che a me sta molto a cuore: la professoressa Rutigliano.

Le vogliamo molto bene, benché non sia una professoressa della nostra classe, perchè è un'insegnante fantastica.
Con lei lavoriamo durante le ore del progetto di giornalino ed è lei che ci segue con pazienza dandoci ogni volta preziosi consigli su come lavorare.
Anch'io quest'anno ho potuto far parte della redazione, perchè quest'anno il progetto ha coinvolto tutte le classi della scuola media e vi assicuro che è un'esperienza meravigliosa. 
Spero che il progetto continui negli anni futuri e spero di eguagliare i risultati che hanno raggiunto i redattori che mi hanno preceduta.

Il prof che vorrei, di Rita Cau


Beh, un po' tutti, speriamo che per l'anno successivo, ci capiti di avere tra i nostri docenti qualche bel professore.
Magari uno che abbia la memoria corta, no?
Che non si ricordi di interrogazioni o verifiche e le posticipi di qualche giorno, lasciandoci il tempo di studiare meglio. 
Un professore simpatico, che faccia battute, che non faccia la classica noiosissima lezione frontale, che quando legge o spiega si ritrova metà classe che sogna di essere a cavallo di un unicorno che corre su un arcobaleno. 
Invece no, preferirei un professore che, pur di farci capire l'argomento, faccia anche esempi scemi che nessun'altro professore farebbe mai. 
Che ci ascolti, si interessi a noi, ci aiuti con i nostri piccoli problemini adolescenziali, che ogni tanto, si sieda sulla cattedra e parli insieme a noi. 
Che parli,insomma del più e del meno, di ciò che ci preoccupa, di ciò che ci piace, dei nostri sogni e dei nostri desideri.

Diario di febbraio, di Giulia Tola

Caro diario,
bene, febbraio.. che mese strano! E' freddo e a è volte pure triste.. che poi, qui a Borore è sempre triste la vita. 
Come spesso ti racconto non c'è mai nulla da fare.. sino al sabato andiamo a scuola e facciamo sport, il sabato sera usciamo e la domenica pure, ma la domenica, se non ci sono partite di pallavolo è proprio una noia. 
Tu dirai che si può andare fuori paese, ma devi pensare anche che non ci sono i mezzi di trasporto che collegano tutti i paesi e non sempre i genitori si possono fare il giro di metà Sardegna per portarci fuori! 
Se forse ci fosse almeno un cinema sarebbe tutto un po' diverso. 
Febbraio poi anche il mese più corto.. l'avevo detto io che era strano! Solitamente nevica, ma quest'anno,quasi a farci dispetto non vediamo nemmeno un fiocco cadere. Io amo la neve, ma amo più l'estate. 
Questi primi giorni sono stati abbastanza tristi, divento allegra sono se penso che tra circa dodici giorni è Carnevale e ovviamente ci mascheriamo. 
Vediamo di trovare qualche nota positiva per non cestinarlo subito. E' il mese delle sorprese e dei segreti e proprio per questo non posso ancora rivelarli...neppure a te,mio amico fidato.
Ma pensandoci bene una bella notizia c'è. Stanno arrivando le pime notizie sul viaggio d'istruzione,pare che andremo in Spagna...a Barcellona di preciso, anche se nulla è ancora sicuro. 
In classe parliamo spesso del viaggio d' istruzione, ma parliamo anche di Daniel e Gabriele che ad Aprile andranno a Chianciano per il campionato di cultura generale.. per Gabriele sarà un'esperienza tutta nuova, sinceramente io spero per loro che si divertano, che vivano bene quest'esperienza e perchè no? Che magari uno di loro possa vincere. 
Quattro mesi circa e abbiamo l'esame, cinque mesi e siamo in piena estate, al mare magari, godendoci il meritato riposo.
Ops...forse ho corso un po' troppo con il tempo
Beh, ora vado a cenare, ciaoo!
                                                         Giulia

San Valentino, di Giulia Tola


Sino a qualche giorno fa eravamo circondati da pupazzi a forma di cuore, avevamo la bacheca facebook intasata da stati di San Valentino e dappertutto si vedevano foto di rose, dediche, messaggini sdolcinati e stucchevoli frasi d'amore: una noia insomma! 
O almeno, è una noia per noi comuni mortali, ovvero i single. 
Questa ricorrenza è festeggiata solamente dalle coppie e sembra quasi che i due malcapitati si amino solo quel giorno! 
Beh, è strano, perchè secondo me dovrebbe essere San Valentino ogni giorno per i fidanzati. Questo dovrebbe essere un giorno come gli altri e le coppie devono dimostrare l'amore che provano tutti i giorni, non solo il 14 febbraio!!!
Sino a un po' di anni noi adolescenti aspettavamo con ansia questa giornata in attesa di quei dolci pensieri dell'anima gemella! 
Diciamoci la verità, non è forse un giorno insignificante? Ventiquattro ore in cui chi è depresso continua ad esserlo forse anche di più?
Io ormai ci ho fatto l'abitudine e i cioccolatini me li regalo da sola! 
Tutte le ragazze che non sono fidanzate, però, a San Valentino aspettano una sorpresa, come se all'improvviso dovesse arrivare da qualche magico pianeta l'anima gemella che si dichiara con effetti speciali. 
Un'attesa che puntualmente viene delusa dalla triste realtà.