Tutti iniziarono a ridere e dirmi : "Davvero credevi questo?"
In preda dalla disperazione, corsi fuori con le lacrime agli occhi. Non potevo tornare in camera mia, perchè avrei dovuto passare di nuovo per il salone dove tutti avevano visto quel che era successo.
Non sapevo dove andare nè cosa fare, l'unica cosa che sapevo era che dovevo correre via lontano da lui, non lo volevo più vedere.
Corsi in riva al mare più veloce che potevo.
C'era un gruppetto di ragazze della mia stessa colonia, sdraiate a prendere il sole, sotto gli ombrelloni.
Vidi anche Giorgia, andai da lei, magari poteva aiutarmi a capire cos'era successo a Jacopo, perchè mi aveva trattata in quel modo così offensivo. Magari è tutto un sogno, pensai! Mi devo svegliare!
Questo è sicuramente un incubo!
Giorgia appena mi vide arrivare disse alle sue amiche: "Guardate, questa è la ragazza che credeva che potesse avere qualche possibilità con Jacopo! "
Mi avvicinai e le chiesi cosa aveva contro di me, perchè si comportava così.
Si rivolse a me rispondendomi con un tono sostenuto,dicendomi cose a dir poco offensive e nel mentre, in coro, quelle ochette che erano con lei ridevano.
Andai via con lo sguardo basso.
Sì, in fondo, forse aveva ragione: loro sono bellissime, magrissime, con un fisico da paura. E io? Ho la pancia, le mie cosce sono il doppio delle loro e in confronto sono inguardabile.
Mi chiusi in camera per i due giorni seguenti, trascorrendoli al computer e a piangere.
Il terzo giorno vennero gli animatori e mi trascinarono fuori dalla mia stanza, contro la mia volontà.
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