martedì 22 aprile 2014

La droga, di Carla Ghisu


Se ne parla, ma non abbastanza. Si hanno informazioni, ma non quanto quelle che dovremmo avere. E’ per questo che servono gli incontri a scuola con persone qualificate. Bisogna parlare con i ragazzi della mia età per avvertire e impedire di caderci un domani. 
La droga è un problema medico, sociale e legale. Dal punto di vista medico stai male perché perdi molti fattori indispensabili per la vita (il controllo, i neuroni, capacità fisiche), da quello sociale vieni considerato un incosciente (perciò si viene emarginati) e dal punto di vista legale perché la droga non è accettata.
La droga genera una malattia cronica, causata da un circolo vizioso:
-assunzione della droga
-sindrome da astinenza
-tolleranza
-perdita del controllo
-riassunzione
Con essa si ha (come accennavo prima) una dipendenza fisica e psicologica, comportamenti incontrollabili e modifica le funzioni cerebrali. 
Le droghe vengono divise in leggere e pesanti, ma secondo me non bisognerebbe classificarle così; sono tutte dannose e sentendo la parola “leggere” si può pensare che non facciano così male. Fanno altrettanto male, forse un pochino di meno rispetto alle pesanti ma non è che cambi molto, sempre droga è.
La droga, come si sa, viene fabbricata dai produttori per poi essere passata agli spacciatori che, successivamente, la venderanno. Non si sa , però, come venga “ridotta in polvere”. Le operatrici ci hanno parlato anche di veleno per topi e, come l’ho sentito, sono rimasta scioccata. Quello è un veleno, V-E-L-E-N-O-. ! Si usa per uccidere i topi, non per farlo “ mangiare” alle persone! 
Successivamente hanno analizzato alcune droghe, quella che mi è rimasta impressa è l’eroina. Ci hanno detto che è tra le più conosciute e le più usate. Le signore hanno detto che molti ragazzi che vanno nel loro ambulatorio usano l’eroina ( e anche la ketamina, una “nuova” droga). E’ un derivato della morfina. L’eroina attrae perché fa scomparire le paure e le angosce. Chi la usa ricerca un “flash”, solitamente per sballarsi a una festa. 
I gradi dal momento di assunzione della sostanza sono:
1° (immediatamente): si raggiunge un'estasi che si diffonde a tutta la muscolatura del corpo, si ha confusione mentale e generale, senso di calore frequente anche dopo l'effetto, sudorazione fredda, mancamenti, talora vomito e nausea.
2° (dopo circa 20 min): i legami associativi sono più lenti, il pensiero rallenta, ma acquisisce un senso logico; l'umore è o euforico, o disforico; e le percezioni temporali sono largamente alterate: le ore sembrano minuti, i minuti secondi. 
3° (dopo circa un'ora): compare il picco massimo dell'effetto: la mente raggiunge una sensazione di pace, il corpo anestetizzato sente un incondizionato senso di piacere, misto ad un'esaltazione interiore, si tende ad isolarsi per "vivere" l'esperienza e ogni tipo di problema tende ad essere dimenticato.
Penso che non ci sia bisogno della droga per divertirsi a una festa, si può fare tanto altro. Poi credo che se sei una persona abbastanza intelligente non vai a una di queste feste, no? 
Vi lascio con questa frase: "E' da pazzi pensare che per suonare o cantare ci voglia la droga. Perché la droga può sistemarvi in una maniera tale che non ce la farete più, né a cantare né a suonare."
(Billie Holiday)

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